Ismea vara una nuova misura per favorire l’inserimento dei giovani imprenditori in agricoltura, stanziando, per il 2022, l’importo complessivo di 60 milioni.

Possono accedere alla misura sia i giovani imprenditori sia i c.d. giovani startupper.

I primi sono coloro che, alla data di presentazione della domanda di accesso non hanno ancora compiuto 41 anni e che hanno quali obiettivi alternativi:

  • l’acquisto di un terrenoconfinante o funzionalmente utile con la superficie già facente parte dell’azienda agricola condotta in proprietà, affitto o comodato, ai fini di ampliamento. In questo caso i terreni devono essere condotti da almeno un biennio;
  • procedere al consolidamento aziendale a mezzo di acquisto di un terreno già condotto in forza di un comodato o di un affitto, anche in questo caso da almeno un biennio.

Rientrano nel concetto di giovane imprenditore anche le società amministrate da un giovane Iap e, nel caso di società non cooperative, partecipate anche in maggioranza per quote da giovani.

I secondi sono giovani imprenditori che, da almeno un biennio, sono iscritti:

  • all’Inps in qualità di coadiuvante agricolo,
  • alla gestione dei lavoratori autonomia agricoli Inps,
  • alla gestione separata Inps in qualità di amministratore/collaboratore,
  • alla gestione dei lavoratori dipendenti Inps come dirigente, quadro, impiegato agricolo o operaio agricolo,
  • alla gestione separata Enpaia per i periti agrari o per gli agrotecnici, e
  • all’Epap per i dottori agronomi e forestali.

giovani startupper, anch’essi di età non superiore ai 41 anni alla data di presentazione della domanda, devono avere quale fine quello di acquistare un terreno destinato ad essere utilizzato per una nuova iniziativa imprenditoriale agricola condotta dallo stesso.

Infine, rientrano nel perimetro soggettivo anche i c.d. giovani startupper con titolo, ossia giovani, in questo caso di età non superiore ai 35 anni, non ancora imprenditori agricoli che hanno conseguito uno dei seguenti titoli di studio:

  • diploma rilasciato da istituto tecnico agrario e professionale per l’agricoltura
  • laurea triennale o magistrale con indirizzo scientifico-tecnologico o di scienze economiche.

Lo schema di aiuto è il “classico” acquisto del terreno da parte di Ismea, con successiva assegnazione con patto di riservato dominio del fondo al richiedente.

I termini per il rimborso sono previsti tra un minimo di 15 e un massimo di 30 anni.

Il valore massimo del finanziamento è previsto in 1.500.000 euro, per i giovani imprenditori agricoli e i giovani startupper con esperienza, ridotto a 500.000 euro, in caso di giovani startupper con titolo.

È prevista la possibilità di concessione di un periodo di preammortamento nel limite massimo di 24 mesi, mentre l’ammortamento prevede una rata costantesemestrale e posticipata.

Il tasso applicato al finanziamento è, a scelta:

  • fisso, la cui componente di costo del denaro sarà individuata sulla base dell’IRS di periodo rilevato prima della stipula del contratto di mutuo,
  • variabile, la cui componente di costo del denaro sarà individuata sulla base dell’Euribor a 6 mesi, prima della stipula del contratto di mutuo.

In aggiunta, Ismea considera:

  • uno 0,05% a titolo di remunerazione delle spese amministrative per la gestione della domanda;
  • uno spread legato al rischio rilevato in capo al richiedente.

Ai fini del calcolo dello spread, Ismea utilizzerà il proprio modello di valutazione del rischio di credito (modello di rating) già autorizzato dalla Commissione UE.

Nel caso dei giovani startupper, è prevista la possibilitàdecorso almeno un quinquennio dall’erogazione del finanziamento, di chiedere la revisione del tasso applicato, con emissione di un nuovo rating.

Possono chiedere la revisione del tasso solamente gli startupper:

  • in regola con i pagamenti pregressi e che non abbiano aderito ad alcuna forma di moratoria nel corso del rapporto con Ismea,
  • senza pendenza con Ismea, e
  • che hanno avuto accesso alle agevolazioni previste per i giovani nuovi insediati, e che hanno correttamente concluso e validato il proprio piano aziendale.

Da ultimo, si segnala come i fondi sono così suddivisi:

  • 25 milioni a giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza per operazioni fondiarie localizzate nel Centro-nord (Emilia-Romagna, FriuliVenezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria);
  • 25 milioni di euro destinati a giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza per operazioni fondiarie localizzate nel Sud-isole (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e
  • 10 milioni di euro destinati ai giovani startupper con titolo.
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