Con un comunicato stampa l’Agenzia delle Entrate informa che il Dl n. 193 del 22 ottobre 2016 dispone la riapertura dei termini di accesso alla procedura di collaborazione volontaria Voluntary Disclosure previsti dalla legge n.186 del 2014.
Fino al 31 luglio 2017 potranno essere inviate le domande per regolarizzare le violazioni commesse entro il 30 settembre 2016.

Si apre una nuova finestra, quindi, per coloro che non avevano aderito alla precedente adesione, ritenendola non appetibile o non essendo riusciti a recuperare la documentazione necessaria entro la precedente scadenza del 30 novembre 2015.

Novità particolare di questa voluntary disclosure bis è che i soggetti interessati potranno provvedere spontaneamente al versamento di quanto dovuto fino al 30 settembre 2017 o in tre rate mensili di pari importo con pagamento della prima rata comunque entro il 30 settembre 2017, senza quindi attendere la liquidazione delle imposte da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La nuova norma prevede che le domande siano presentate secondo modalità previste da un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che sarà emanato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl n.193 del 2016.

Tuttavia, coloro che intendono inviare già a partire da oggi l’istanza di accesso alla nuova procedura di collaborazione volontaria, possono utilizzare il “vecchio” modello di istanza approvato con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n.13193 del 30 gennaio 2015 e trasmetterlo esclusivamente per via telematica con le modalità previste al punto 4 del provvedimento.
Inoltre possono inviare via Pec, con le modalità indicate ai sensi del punto 7 del Provvedimento del 30 gennaio 2015, una prima relazione di accompagnamento con l’indicazione dei dati e delle informazioni non previste nell’attuale modello come, ad esempio, quelli relativi alle
annualità 2014 e 2015.
Seguiranno maggiori approfondimenti sul tema della riapertura dei termini per l’adesione alla voluntary disclosure bis non appena l’Agenzia delle Entrate fornirà ulteriori chiarimenti.
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