Introdotto con la Legge di Stabilità 2015 (legge 190/2014), lo split payment è letteralmente la disciplina dei “pagamenti separati” ed è regolato dall’art. 17-ter del DPR 633/72: nel momento in cui un soggetto IVA emette fattura nei confronti di un ente della Pubblica Amministrazione, quest’ultimo verserà al soggetto che ha emesso la fattura l’importo della stessa al netto dell’IVA, che verrà versata all’Erario direttamente dall’ente pubblico, e non rientrerà nel calcolo della liquidazione IVA dell’Agenzia.

Le norme sullo split payment si applicheranno fino al 30 giugno 2020 e soltanto alle operazioni in regime IVA ordinario.

La manovra correttiva ha ampliato la platea degli enti tenuti ad applicare suddetto meccanismo IVA:

  • amministrazioni pubbliche soggette all’obbligo di fatturazione elettronica;
  • società controllate da Ministeri e dagli Enti Locali (tra questi: TRENITALIA);
  • società quotate nella Borsa Italiana all’indice FTSE MIB.

Il Ministero ha fornito chiarimenti specifici in un apposito Decreto del 27 giugno 2017, ulteriormente modificato con D.M. del 13 luglio 2017, pubblicato nella giornata Del 14 luglio sul sito internet del Ministro dell’economia e delle finanze, con il quale ha reso disponibili gli elenchi a seconda della tipologia di enti o società: gli enti verso i quali fatturare in regime di split payment sono oltre 29mila e gli elenchi dettagliati sono recuperabili sul seguente sito internet:

http://www.finanze.it/opencms/it/fiscalita-nazionale/Manovra-di-Bilancio-2017/Scissione-dei-Pagamenti-d.l.-n.-50_2017-Nuovi-elenchi/

In particolare sulle fatture emesse verso questi soggetti dovrà comparire, nel corpo della fattura, la seguente dicitura:

Operazione con “scissione dei pagamenti” ex articolo 17-ter, D.P.R. 633/1972

E la fattura emessa verrà incassata al netto dell’IVA indicata sulla stessa (IVA che deve continuare ad essere esposta).

Tale dicitura deve essere riportata anche in caso di operazioni esenti o non imponibili IVA.

Al fine di identificare i clienti rientranti nelle casistiche di cui sopra, non sempre facilmente individuabili, sarà possibile, così come previsto dal comma 1-quater dell’articolo 1, D.L. 50/2017, richiedere all’acquirente/committente l’emissione di una dichiarazione/documento attestante la propria riconducibilità ai soggetti cui si applica il meccanismo dello spilt payment, si propone di seguito un fac simile di richiesta da inviare ai propri clienti.

 

Spettabile ………………….,

In relazione a quanto disposto dall’articolo 1, comma 1-quater, D.L. 50/2017 convertito in legge il 14/06/2017 che prevede l’estensione della applicazione della scissione dei pagamenti (split payment), siamo con la presente a chiederVi di volerci comunicare formalmente l’eventuale inclusione della Vostra spett.le società in una delle categorie ricomprese nel D.L. in oggetto per le quali è prevista ed obbligatoria l’applicazione dello split payment.

In caso positivo Vi chiediamo di farci pervenire la comunicazione ufficiale entro e non oltre il ……… a mezzo pec all’indirizzo ……….. .

Cordiali saluti

 

Lo Studio rimane a disposizione per eventuali chiarimenti.

 

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