finanziamenti La Riforma del mercato del lavoro, c.d. Legge Fornero (L. n.92/12), ha disposto – a partire dal 2014 – un progressivo aumento delle aliquote contributive previdenziali di finanziamento e di computo applicabili agli iscritti alla Gestione separata Inps di cui alla L. n.335/95, nonché a quelle delle Gestioni Inps artigiani e commercianti.

Gestioni Inps artigiani e commercianti

Con riferimento a tali gestioni nessuna modifica ulteriore si riscontra rispetto a quelle già stabilite dalla citata Riforma Fornero.

Essa infatti ha previsto un progressivo aumento di 0,45 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del 24% nel 2018.

Di conseguenza, per l’anno 2014, si passa dal 21,75% al 22,20% (quest’ultima aliquota è ulteriormente aumentata di un punto percentuale in caso di redditi eccedenti il limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile e fino al raggiungimento del massimale).

Con riferimento ai soli iscritti alla Gestione commercianti, va, poi, considerato che alla contribuzione dovuta a titolo previdenziale deve essere sommato il contributo aggiuntivo dello 0,09%, ai fini dell’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale (c.d. “rottamazione dei negozi o delle licenze”).

 

Gestione separata Inps

Qui l’incremento stabilito dalla riforma Fornero ha riguardato:

  1. sia i soggetti non iscritti ad un’altra gestione previdenziale obbligatoria nè pensionati;
  2. che coloro che siano iscritti ad altra gestione o pensionati.

 

  1. 1.       Soggetti non iscritti ad un’altra gestione previdenziale obbligatoria né pensionati

Per i soggetti iscritti esclusivamente alla Gestione separata Inps la Legge Stabilità 2014 esenta dall’aumento di un punto percentuale dell’aliquota contributiva per il 2014 i soli lavoratori autonomi titolari di posizione fiscale ai fini Iva.

A seguito di tale intervento, l’aliquota contributiva relativa al 2014 verrà applicata nelle misure seguenti:

  • soggetti non titolari di partita Iva non iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati: 28%;
  • soggetti titolari di partita Iva non iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati: 27%.

A detta aliquota occorre aggiungere l’ulteriore contributo assistenziale dello 0,72%, destinato al finanziamento dell’indennità di maternità e paternità, degli assegni per il nucleo familiare, dell’indennità di malattia (con o senza ricovero ospedaliero) e del trattamento economico per congedo parentale.

 

  1. 2.       Soggetti iscritti ad altra gestione obbligatoria o pensionati

Per effetto della modifica apportata dalla Legge Stabilità 2014 le aliquote risulteranno pari al:

  • 22% per il 2014 (a fronte di un precedente 21%);
  • 23,5% per il 2015 (a fronte di un precedente 22%);
  • 24% per il 2016 (stessa aliquota prima delle modifiche).

 

Tabella riepilogativa (anni 2013 e 2014 a confronto)

 

Soggetti interessati

Aliquote 2013

Aliquote 2014

Artigiani
  • 21,75% fino a € 45.530
  • 22,75% da € 45.530 a € 75.883
  • 22,20% fino a € 46.076
  • 23,20% da € 46.076 a € 76.793
Commercianti
  • 21,84% fino a € 45.530
  • 22,84% da € 45.530 a € 75.883
  • 22,29% fino a € 46.076
  • 23,29% da € 46.076 a € 76.793
Parasubordinati

  • titolari partita Iva
  • senza altra previdenza né pensionati

27,72%

entro il massimale di € 99.034

27,72%

entro il massimale di € 100.222

 

Parasubordinati

  • non titolari partita Iva 
  • senza altra previdenza né pensionati

27,72%

entro il massimale di € 99.034

28,72%

entro il massimale di € 100.222

Parasubordinati

  • titolari partita Iva e non
  • con altra previdenza o pensionati

20,00 %

entro il massimale di € 99.034

22,00%

entro il massimale di € 100.222

Associati in partecipazione

27,72%

entro il massimale di € 99.034

28,72%

entro il massimale di € 100.222

 

 

Lo studio rimane a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.

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